Mostra personale di Aniello Scotto
13 – 30 aprile 2024
Inaugurazione sabato 13 aprile 2024 ore 17.00
Galleria Diego Donati – Via Monteripido, 8 Perugia
Orario: lunedì – sabato ore 16.00/18.30 Chiuso festivi
Mostra “Tra Ludus e Thanatos” dell’artista Aniello Scoto, docente di “Tecniche dell’incisione Calcografica” e “Disegno per l’incisione e stampa d’Arte” presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli.
L’inaugurazione della rassegna avverrà sabato 13 aprile 2024 alle ore 17.00 alla presenza dell’artista nelle sale espositive della Galleria Diego Donati in Via Monteripido, 8 Perugia.
La mostra “Tra Ludus e Thanatos” presenta un excursus sulla produzione incisoria del Maestro Aniello Scotto e opere riconducibili al lavoro degli ultimi anni che rappresentano in genere, attraverso figure fantastiche e oniriche, o gli “Amabili scheletrini dai vistosi cappelli a cilindro” la quotidianità emozionale dell’artista. Accanto alle opere calcografiche si sviluppa anche la produzione di sculture, oggetti d’arte da indossare, come la serie di opere-spille o segnalibri, in un’improvvisa solare folgorazione di colori, smalti e luce, esposti in rassegna.
Un artista poliedrico, pittore, incisore, scultore. La sua arte figurativa è caratterizzata da un approfondimento tecnico; la specializzazione stilistica si accompagna ad una, quasi ossessiva spontaneità di immaginazione e rappresentazione.
Artista introverso nell’ispirazione di fondo ma fortemente rappresentativo nella capacità e volontà di esprimere il suo mondo poetico, i suoi stati d’animo, il suo cuore partenopeo.
Copiosa l’attività espositiva personale e collettiva in prestigiose gallerie nazionali e internazionali. Ha esposto alle più importanti rassegne di grafica (Torino, Acqui Terme, Napoli, Bassano del Grappa, Bagnacavallo, Lisbona, Lugano, Barcellona, Gliwice, Chouzè sur Loire, ecc.). Molte sue opere sono in permanenza presso numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Citato in diversi libri e riviste specializzati, il suo lavoro è documentato a cura dei più importanti critici e storici dell’arte.
La mostra sarà visitabile fino al 30 aprile 2024, dalle ore 16.00 alle ore 18.30. Chiuso festivi
Note sull’autore
Nato a Napoli, a sei anni già disegnava sotto lo sguardo compiaciuto della nonna, con i tizzoni tolti dal braciere. Da allora egli ha sempre ricercato, con vigile passione il bello nelle sue varie forme. Ha frequentato il Liceo artistico e l’Accademia delle Belle Arti dove recepisce la lezione pittorica di Domenico Spinosa. In quegli anni la sua pittura corposa e densa diventa monocromatica, ma conserva tratti fantastici ed una vis pittorica che lo porta, con l’incontro con il maestro Bruno Starita, ad abbracciare con entusiasmo e pregevoli risultati l’arte dell’incisione. Nel 1982 gli viene conferito il premio “Primo Vere” per la grafica dall’Accademia Nazionale di San Luca di Roma per l’incisione “Apocalisse”. Il suo approfondimento tecnico, la specializzazione stilistica si accompagnano ad una, quasi ossessiva spontaneità di immaginazione e rappresentazione. Dal 1987 mantiene una corrispondenza con il maestro Fabrizio Clerici e Pietro Annigoni, si tiene lontano da certi ambienti artistici del mondo ufficiale.
Proprio nel silenzio del suo studio accresce lo sforzo costante del tradurre il vero e il reale nella continua ricerca di se stesso, ostentando una mente affollata dall’espressione di un’incessante produzione di lavori, dalle incisioni ai pastelli, dai carboni alla pittura, dalla scultura alla creazione di oggetti d’arte da indossare.
Accanto all’attività squisitamente creativa, Scotto colloca quella di docente di “Tecniche dell’incisione Calcografica” e “Disegno per l’incisione e stampa d’Arte” presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Aperto alla sensibilità e alle aspettative dei giovani propone una “palestra di lavoro” per gli allievi dell’Accademia istituendo un corso di Disegno Artistico. Ogni momento della sua vita è inteso come Arte, Arte tesa a valorizzare e migliorare il “Bello” nell’Arte.
Sono numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a collettivi artistici, fino alle più importanti, come le personali “Fuori dal Mito”, “Io, Domitilla” e “Sacrificium” e quelle più recenti. È presente in importanti collezioni pubbliche e private, in spazi istituzionali e in molte riviste d’arte. Di lui hanno parlato: G. Pedicini, L. Starita, M. Tartaglione, P. Santucci, ecc.