Segni DI-segni Personale di Luca Daum

 

Mostra Personale di Luca Daum vincitore ex aequo della V Edizione della Biennale di Grafica Contemporanea – Premio Diego Donati  tenutasi a Perugia dal 5 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019 presso il Museo Civico di Palazzo della Penna.

27 aprile – 15 maggio 2019

Inaugurazione sabato 27 aprile ore 17.00

Galleria Diego Donati – Via Monteripido, 8 Perugia

Orario: lunedì-sabato ore 16.00/18.30 Chiuso festivi

Luca Daum si diploma nel 1990 all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Completa la sua formazione presso varie botteghe artigiane ad Alessandria, Milano e Brescia, acquisendo competenze professionali nell’incisione e cesellatura nell’ambito della lavorazione dei metalli. Dal 1989 si dedica all’incisione d’arte percorrendo tutte le tecniche calcografiche, xilografiche e litografiche ma privilegiando l’incisone diretta a bulino sia su metallo che su legno. Dal 1992 affianca l’attività propriamente artistica a quella di incisore/cesellatore orafo in una bottega del centro storico di Genova.

Dal 1991 partecipa a tutte le rassegne annuali dell’Associazione Incisori Liguri. Nel 2012 è invitato alla rassegna storica sulla xilografia italiana curata dal prof. G. Torre. Gran parte della sua produzione incisoria si concentra nella grafica ex-libristica e partecipa dal 1994 a numerose rassegne nazionali ed internazionali sull’argomento. La sua biografia è pubblicata nel Vol. XXV dell’ ”Encyclopaedia Bio-Biographical of the Art of the Contemporary Ex- Libris”.

Insegna “Tecniche Grafiche speciali” e “Stampa d’Arte” presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.

Hanno scritto di lui: Egisto Bargaglia, Marco Fragonara, Remo Palmirani, David Schorr, Mario Chianese, Alessandra Galliano Candela.

[…]  i disegni di Luca Daum non siano affatto intesi come studi per incisioni – nonostante egli sia un maestro incisore – ma piuttosto come opere finite dotate di un loro proprio linguaggio. Essi sono opere fini a se stesse, spontanee, fantasiose, spiritose, ricche di riferimenti ma concepite come autosufficienti. […] David Schorr