Tregambe Girolamo Battista

“Ci vogliono tutti i sensi per determinare concretamente il vissuto. Per questo il percorso figurativo di Tregambe oscilla tra la sofferenza del gesto pacato e l’immortalità dell’immagine che da quel gesto scaturisce […]. Il tempo della lettura è lungo ed impegnato. Si distinguono anche le minime dimensioni, misure, esistenze, che il Novecento ci ha insegnato a cogliere come qualcosa di metafisico. Qui il tempo, che invece ritorna sulla sua superba presenza, diviene spettatore di una stagione che fissa i presupposti di una costante trasformazione. Non esiste nell’opera di Tregambe l’età dell’uomo. Non vi è inclusa figura che possa determinare una seppur minima proporzione con il mondo della natura. Il tempo, nell’opera incisa di Tregambe, diviene il lavoro e l’abbandono dei luoghi. Distanza intesa come principio di avvicinamento”. Marcello Riccioni

Brescia 14-7-1937 – Botticino 5–4-2015

Omaggio ad un grande artista

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