Mostra Personale di Miriana Pino vincitrice ex aequo della V Edizione della Biennale di Grafica Contemporanea – Premio Diego Donati tenutasi a Perugia dal 5 dicembre 2018 al 13 gennaio 2019 presso il Museo Civico di Palazzo della Penna.
2 – 19 ottobre 2019
Inaugurazione mercoledì 2 ottobre ore 17.00
Galleria Diego Donati – Via Monteripido, 8 Perugia
Orario: martedì-sabato ore 16.00/18.00 Chiuso festivi
Il mondo lirico di Miriana Pino è popolato da griglie, linee e forme che combinandosi tra loro creano accordi o contrappunti da trasformare in immagine grazie alla matrice incisa.
Le rappresentazioni diventano su carta concettualmente libere e sempre in movimento; segno/ farfalla/ “attrattore strano”.
Una ricerca che si ciba di antichi saperi che l’artista incontra e studia con attenzione per riproporli nelle sue incisioni, traducendoli in occasione per ricordare e riscoprire aspetti culturali eterni ma che oggi rischiano di essere tanto preziosi quanto nascosti.
Miriana elabora le tematiche per farle uscire dal loro contesto di riferimento, per aprirle ad altre possibilità e confronti: i diagrammi di comunicazione non vogliono formalmente chiarire nulla, gli strumenti di calcolo galileiani in realtà misurano sequenze sia logiche che casuali (pur mantenendo la loro preziosa veste), e gli schemi non corrispondono solo a calcoli astronomici ma anche a pagine di libri, musiche o flussi di pensiero…
Una voluta contraddizione in termini, la sua, che rappresenta, a mio parere, il perno e la bellezza del lavoro.
La Pino interpreta e indaga, oppure semplicemente omaggia, i concetti, attribuendogli sempre un personale punto di vista, critico, attuale e soprattutto futuribile; dove il rispetto e la conoscenza della tecnica e della tradizione sono irrinunciabili, e dove solo grazie a questo, le esegesi diventano possibili.
Non troviamo accoglienti immagini emotive o decorative, volte a sedurre col pathos chi guarda; troviamo invece feritoie aperte in modo da proteggere i concetti ma che ci invitano a guardare lontano per vedere nuove ipotesi e stimolare il nostro pensiero critico, senza pretese di conferme o gratificazioni estetiche.
Le sue linee in acquaforte, precise nel segno e sincere sulla carta, non si nascondono dietro alle apparenze, si mostrano per quello che sono, permettendo a chi guarda di scegliere se spostarsi in quelle mappe (e mettere la X che indica il tesoro dove si preferisce…), oppure se continuare a indagare in quelle tracce, vagando nelle immagini che gli “occhi della mano” di questa giovane ma convincente artista/incisora ci suggeriscono di vedere.
Miriana Pino non mette il punto… ci mostra la sua non completa riflessione invitandoci ad entrare e proseguire nella conoscenza, E questo oggi è veramente raro. Silvia Papucci