El Greco e Goya: la dissonanza Conferenza

 

El Greco, un artista diventato un classico senza tempo; un pittore, dal genio eccezionale, che ha influenzato i grandi dell’arte del Novecento. Un uomo intorno alla cui vita gravitano miti e leggende.

Doménikos Theotokòpoulos, nasce a Candia, nell’isola di Creta nel 1541 e muore a Toledo nel 1614. La sua vita è stata segnata dalla costante ricerca di formule artistiche che lo portarono ad esplorare linguaggi sconosciuti e assolutamente personali.

Lontano da mode e correnti, a Toledo trova la clama necessaria per continuare ad indagare un linguaggio sempre più personale, astratto e stravagante, che si nota in opere come il Laocoonte. Alla sua morte lascia un vasto inventario che conosciamo attraverso il figlio Jorge Manuel Theotokòpoulos.

 

Francisco Goya nato nel 1746 a Fuendetodos, vicino a Saragozza muore a Bordeaux nel 1828. É uno dei maggiori artisti tra il Settecento e l’Ottocento, le sue opere principali nascono dagli sconvolgimenti sociali e tecnologici del suo tempo e influenzano fortemente gli artisti successivi.

Visse la fine dell’Antico Regime, l’era dell’Illuminismo e della Rivoluzione Francese, le guerre napoleoniche, la restaurazione assolutista e l’esilio.

L’artista non si limitò a rappresentare quest’epoca turbolenta: egli stesso sperimentò una rivoluzione della pittura in sintonia con la complessità storica che si trovò a vivere, un cambiamento che espresse attraverso le immagini.

La pittura degli anni della maturità di Goya è una pittura senza modelli, è l’espressione intima e irripetibile di un artista che crea l’arte rivoluzionandola, al tempo stesso, con un linguaggio nuovo.

La conferenza vuole mettere in evidenza le diverse dissonanze artistiche dei due protagonisti.