Padre Diego Donati è nato a Grotte di Castro (VT) il 5 Dicembre 1910, battezzato con il nome di Augusto, francescano dal 1927, è ordinato sacerdote il 23 Dicembre 1933.
Dal 1936 al 1942 è stato missionario a Dessié in Etiopia. Al rientro in Patria nel 1943, è stato inviato presso il convento di Montesanto in Todi. E’ del 1946 la sua prima mostra al Palazzo Comunale di Todi. A Perugia dal 1946, si diplomò in pittura murale presso l’Istituto d’Arte “Bernardino di Betto” nel 1947. Successivamente è stato insegnante di tecniche dell’incisione all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” dal 1954 al 1976.
Pur dedicandosi alle attività proprie della sua missione sacerdotale, ha coltivato la passione per l’arte sia in modo empirico che sperimentale eseguendo da autodidatta tre grandi pale d’altare per la Cattedrale di Dessié. Qui inizia anche la pratica dell’incisione per la quale sperimenta per primo alcuni legni locali quali l’albero di pepe.
Una volta rientrato in Italia, ha frequentato lo studio di Bruno Marsili da Osimo, considerato in quel momento un luminare e tra i più grandi xilografi viventi.
Dalla diretta sua testimonianza:” La svolta definitiva nella mia arte ha inizio però con la venuta a Perugia ove ebbi la fortuna di entrare a contatto con un ambiente artisticamente valido e pronto ad accogliermi…”, soprattutto per la presenza dell’Istituto d’Arte e dell’Accademia nonché per essere entrato a contatto con professionisti eccellenti che hanno contribuito favorevolmente alla sua crescita artistica. Hanno inciso profondamente nella sua formazione gli artisti Aldo Pascucci e Pietro Parigi: insegnanti di tecniche dell’incisione presso l’Accademia di Belle Arti. Di quest’ ultimo divenne assistente volontario nel 1954 e dal 1962 nominato titolare di cattedra di incisione all’Accademia, incarico che coprirà fino al 1976.
Cessato l’insegnamento ufficiale, la sua abilità artistica si è resa disponibile per tutti gli allievi italiani e stranieri desiderosi di apprendere o perfezionare le tecniche incisorie presso il suo laboratorio a Monteripido.
La produzione artistica di P. Diego può essere suddivisa in tre periodi:
- Dal 1953 al ’69 con numerose xilografie quali “Augusta Perusia”, Assisi, ex libris. Questo periodo trova la sua più alta espressione con l’illustrazione del libro di Piero Bargellini “I Fioretti di Santa Chiara”. In questi anni ha scoperto l’acquaforte e ha visto in Giorgio Morandi il suo principale referente artistico.
Nel frattempo ha portato a termine alcune pale di altare presso il convento di Monteripido, la chiesa parrocchiale di Grotte di Castro e Sant’Agostino in Perugia. - Dal 1969 al 1977: con una notevole produzione di acqueforti, bulini e punte secche. E’ sufficiente ricordare le due cartelle di “Perugia Pietre e Sole” (1969 e 1971); “Perugia Inedita” e “Perugia Notturni e Tramonti”. Di questi anni sono anche le acqueforti: ” Alberi Umbri” e “Fiori”.
- Dal 1977 al ’82: all’acquaforte è subentrata l’acquatinta. con le cartelle sul Lago Trasimeno intervallando il lavoro con la preparazione della cartella “Vedute Aeree di Perugia”.
Ha esposto dal 1946 al 1995 in numerose mostre personali e collettive sia in Italia (Perugia- Pescara- Corciano- Bari- Roma- Como- Milano ecc.) che all’ estero (Malta- Parigi- Monaco di Baviera – Buenos Aires- Lugano- Aix en Provence ecc.).
Durante la sua attività artistica ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi.
Due sue xilografie sono entrate a far parte del prestigioso Gabinetto delle stampe di Salisburgo, mentre molte sue matrici e lastre incise sono conservate presso il Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma. Nel 1995 la sua opera è stata ordinata antologicamente in una mostra promossa dagli Enti locali umbri presso la Rocca Paolina.
Il 20 giugno 1995, come riconoscimento “… per aver saputo magistralmente raffigurare gli angoli più suggestivi della città e le atmosfere più delicate del paesaggio umbro …” il Comune di Perugia Lo ha iscritto nell’Albo D’Oro della Città.
Il 16 dicembre 2000, L’Accademia di Belle Arti di Perugia, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico, ha conferito la medaglia di merito a P. Diego quale “prestigioso e impareggiabile maestro delle tecniche dell’arte dell’incisione”.
Padre Diego è deceduto il 3 ottobre 2002.