Amate terre… nel segno Personale di Pedro Lava

 

 

Mostra personale di Pedro Lava

24 settembre – 8 attobre 2022

Inaugurazione sabato 24 settembre 2022 ore 17.00

Galleria Diego Donati – Via Monteripido, 8  Perugia

Orario: lunedì – sabato ore 16.00/18.00  Chiuso festivi

Guizzano le immagini e si trasformano in tessere di memoria, in episodi che ridestano emozioni, quasi visioni segrete che spesso appartengono alla sfera dell’inconscio, con una luce che inzuppa di dolcezze o, decisiva, colpisce come una lama, tanto estranea al chiaroscuro accademico.

Pedro Lava compone una musica di segni, di chiarità calcolate, di scatti perentori della linea che mai indugia ma definisce, taglia, si impone, per raccontare nell’acquaforte e acquatinta il sapore della vita e insieme del volo pindarico. Così ogni opera attinta dal reale appartiene totalmente all’artista che la fa sua, la estrae dal vedere comune e dunque la isola fino a farne un radicale commento visivo. Il risultato è di un incantato ma feroce stupore, di tenerezza ma soprattutto di un pensiero formale che costruisce le sue arcane e inflessibili roccaforti. E’ un maestro della grafica a tal punto che la tavola appare intrisa di colori con il gioco altalenante delle contrapposizioni. Il “Conto alla rovescia” premiato nella scorsa edizione della Biennale di Grafica è un autentico manifesto della sua assoluta sapienza compositiva, di tocco, di folgorante sintesi. Un ribollente intrico di forme sempre cadenzate, sempre distinguibili nel convulso ammasso di case, una dopo l’altra, alveare che desta sensi mai timidi di angoscia.

Al di là di un’emozione che lascia il suo tempo, il racconto diventa un superbo, intensissimo inno alla costruzione, al trasformarsi dell’animato in cose. Si arriva anche alla definizione di una Venezia del tutto estetica, ossia narrata senza orpelli, senza venature di ricercata bellezza. Il Colleoni nel campo di san Zanipòlo (così è l’accento dato che si tratta dei santi Giovanni e Paolo) è un superbo stralcio dell’esistente dove non sai se ammirare ed esaltarti per lo scorcio, la definizione del destriero e del cavaliere o le tracce dello sfondo, autentica parete in grado di sostenere i primi piani o estraniarti dal tutto per osservare trama, ordito, esito finale oltre, ben oltre la definizione risaputa. La scena è puro simbolo per l’artista. Ai lettori il compito gradito e arduo di raggiungerlo nel silenzio della meditazione.

Mimmo Coletti